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Roger Waters: "Se le mie idee non vi piacciono andate a fanculo"

L'ex Pink Floyd si è rivolto così al pubblico, prima del suo concerto. I video.
Roger Waters: "Se le mie idee non vi piacciono andate a fanculo"

"Se non sei d'accordo con la politica di Roger, faresti bene a andartene a fanculo al bar in questo momento". Roger Waters non è uno che le manda a dire. E non l'ha fatto nemmeno stavolta. Il 78enne ex bassista dei Pink Floyd ha dato il via ieri dalla PPG Paints Arena di Pittsburgh al suo nuovo tour "This is not a drill", che segna il suo ritorno sul palco dopo la pandemia. Prima del concerto il musicista ha invitato senza giri di parole ad abbandonare la sala chi, tra i suoi fan, non condivide le sue opinioni e le sue idee politiche, che più volte negli ultimi anni l'hanno fatto finire al centro dell'attenzione mediatica. E delle polemiche.

Come quando all'inizio dell'anno, in seguito alla decisione dei Pink Floyd di rimuovere dalle loro piattaforme in Russia la discografia della band, i fan avevano notato che era stata rimossa solo la produzione relativiva al periodo successivo all'uscita di Roger Waters dal gruppo, da "A Momentary Lapse of Reason" (1987) in poi, e quella solista di David Gilmour. La discografia della band con Waters, fino a "The final cut" era rimasta invece disponibile. A far insospettire i fan è stata anche la mancata presa di posizione pubblica di Waters sull'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, prima che il musicista si dicesse tanto critico nei confronti della Russia quanto degli Stati Uniti, definendo i presidenti americani "gangster Washington Hawks" e ritenendoli responsabili di conflitti da decenni. Il musicista non ha neppure partecipato all'operazione che ha visto gli ex compagni di band David Gilmour e Nick Mason rispolverare il marchio Pink Floyd promuovendo insieme un'iniziativa in favore di Kiev, con il singolo "Hey hey rise up".

Nelle scorse settimane Roger Waters aveva definito "This Is Not A Drill" come "una nuova rivoluzionaria stravaganza rock an roll/cinematografica, eseguita a tutto tondo, è una straordinaria accusa contro la distopia aziendale in cui tutti lottiamo per sopravvivere e un invito all'azione ad amare, proteggere e condividere il nostro prezioso e precario pianeta, che è la nostra casa". In scaletta tanti classici dei Pink Floyd, da "Comfortably numb", con il quale Waters apre lo show, a "Another brick in wall", passando per "Wish you were here". 

Il tour vedrà Roger Waters esibirsi tra Stati Uniti e Canada per tutta l'estate e poi ancora a settembre e ottobre, quando chiuderà con uno show in programma l'8 ottobre a Dallas, in Texas. Il 14 e 15 ottobre, poi, il musicista si esibirà dal vivo a Città del Messico: i due appuntamenti sono gli ultimi, ad oggi, del calendario del tour.

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